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Telecom Italia resiste sulla sua seprazione dalla rete: soluzione che allegerirebbe l'indebitamento di TI e darebbe vero slancio alla digitalizzazione del nostro paese.

Se veramente arrivassimo alla seprazione della rete  da TI si aprirebbero nuovi scenari per la cresita dell'interconnessione e dei servizi ad essi connessi. Se come sembra  la Cassa Depositi e Prestiti fosse pronta ad acquistare la rete da TI questa diverrebbe prima di tutto un'infrastruttura critica come la rete elettrica e la rete gas nazionale. infrastruttura  che lo stato avrebbe il compito di aggiornare e mettere a disposizione del mercato. Oggi molte  telco hanno investito e investono nel costruire reti parallele a quella di TI nelle aree metropolitane, avere un ente che è proprietario della rete permetterebbe alle telco di indirizzare i loro investimenti nel rafforzamento del loro network nazionale e internazionale  piuttosto che nel creare reti metropolitane parallele a quella TI.

Inoltre un ente proprietario della rete potrebbe fare quegli investimenti, anti economici, di portare la connettività ovunque, di innalzare il livello qualitativo della rete ovuque permettendo un vero passo avanti del nostro paese e del nostro sistema industriale, scelte che TI non può fare dovendo ragionare in termini di redditività delle proprie azioni.

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